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di Gi Elle

Le Grotte di Villanova vanno in vacanza prima del tempo, ma con obiettivi ben precisi per il futuro. E proprio per questo fanno appello alla Regione Fvg affinché assicuri adeguato sostegno per la realizzazione delle infrastrutture necessarie per la nuova galleria di accesso che, in breve tempo, potrebbe far triplicare il già cospicuo numero di visitatori. Chiusura forzata, infatti, per queste magnifiche cavità del monte Bernadia, in Comune di Lusevera, che in quest’anno complicato si sono viste costrette a una partenza di stagione in ritardo rispetto ai ritmi consueti e a una conclusione in anticipo sui tempi abituali. Questo in seguito alle disposizioni dell’ultimo Dpcm che hanno imposto al Gruppo esploratori e lavoratori Grotte di Villanova, di interrompere le visite all’affascinante percorso ipogeo – perfettamente pavimentato e illuminato – e, di conseguenza, gli eventi programmati che entro il mese di novembre avrebbero dovuto offrire ancora un paio di interessanti occasioni.

Lusevera nell’Alta Val Torre.

«Non ci resta che dare appuntamento al 2021, confidando in un periodo più fortunato di quello che stiamo attraversando dalla scorsa primavera», commenta il presidente del Gelgv, Mauro Pinosa, peraltro molto soddisfatto dei riscontri ottenuti dalle attività promosse dalla tarda primavera a fine estate e, soprattutto, dell’esito dello straordinario concerto nella Sala Margherita, in Grotta Nuova, in onore della 16ª tappa del Giro d’Italia, che per la prima volta nella storia ha toccato l’Alta Val Torre, regalando al territorio una vetrina di estrema importanza. «La stagione turistica 2021 – comunica il presidente – inizierà la prima domenica di marzo: stiamo già organizzando alcune iniziative, prima fra tutte l’inaugurazione del nuovo percorso di visita fino alla Sala Regina Margherita. Ma se l’emergenza Covid lo permetterà siamo pronti a offrire occasioni anche nel periodo invernale. Ora guardiamo con fiducia alla Regione per la realizzazione delle infrastrutture necessarie per la nuova galleria di accesso, che permetteranno in breve tempo di triplicare i visitatori e che consentiranno anche alle persone diversamente abili di godere delle bellezze delle nostre grotte».

Intanto, nonostante le difficoltà della stagione, il consuntivo è come detto positivo: a compensazione dell’apertura posticipata, provocata appunto dall’emergenza sanitaria, l’affluenza di visitatori nel piccolo centro dell’Alta Val Torre è stata da subito così cospicua – migliaia le presenze registrate – che il direttivo del Gruppo Esploratori e Lavoratori Grotte di Villanova aveva deciso di prolungare l’apertura infrasettimanale, in via del tutto eccezionale, fino a metà settembre. E allora appuntamento in primavera a tutti gli amanti delle bellezze naturali – che contano anche il vicinissimo Abisso di Vigant, in Comune di Nimis, opportunamente attrezzato – con la speranza che questa brutta esperienza della pandemia, che tanti e gravi danni ha portato in ogni settore, sia finalmente archiviata. Tutte le pestilenze che hanno colpito l’umanità prima o poi sono passate. E così sarà anche per questa del Coronavirus. Per cui arrivederci con fiducia fra cinque mesi.

L’Abisso di Vigant.

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In copertina, ecco una splendida immagine delle Grotte di Villanova.

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